Certo il protagonista e' Cujo, questo mastodontico San Bernardo che da placido e affettuoso si trasforma, suo malgrado, in un mostro assetato di sangue. Ma in fondo il cane e' lo sfortunato motore del'orrore che fa balzare agli onori della cronaca una cittadina altrimenti indolente e a tratti insignificante. Una cittadina emblema di quell'america profonda ancora bigotta e provinciale, intrinsecamente perbenista, pettegola, arrivista, intollerante, maschilista...in un parola violenta; ma di quella violenza e di quell'orrore fatto di soprusi e prepotenze quotidiane, di frustrazioni e meschinita' che raramente diventano notizia, ma che mi inorridiscono piu' di una bestia feroce o di un mostro che si nasconde in un armadio o nella mente di un ragazzino. Un King asciutto ed efficace nella narrazione come solo un grande scrittore sa fare.