Se proprio si vuole trovare un difetto a questo libro, si può dire che è scritto con un vocabolario difficile e, forse, anche poco comprensibile ai più.
Ma è, al contempo, un libro necessario che CHIUNQUE dovrebbe leggere. E' un'analisi lucida, precisa, (incredibilmente) imparziale di che cosa sia (o meglio non sia) democrazia.
Si analizzano una serie di dicotomie tra la democrazia e una serie di altre questioni (o situazioni) che definiscono e/o distruggono l'ideale democratico.
Chi lo legge (spero più persone, o meglio cittadini, possibile) capisce che la Democrazia è un miraggio irraggiungibile, ma che si realizza proprio nel ricercarla in tutti i modi (da qui la citazione che ho messo nel titolo).
A mio avviso, la questione più importante del libro è che mostra chiaramente che questa che viviamo NON è democrazia; ognuno di noi ha il diritto/dovere di combattere (lottare) per cercare di avvicinarsi il più possibile a questa utopia ("potere di-tutti-e-di-ciascuno").
In conclusione: "Per la democrazia, a essere realisti, vale un solo principio: finché c'è lotta, c'è speranza. Anzi: SOLO finché c'è lotta, c'è speranza".