Primo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, Al di qua del Paradiso resta ancora oggi un racconto seducente e una vivida testimonianza sulla gioventù, non solo americana, di quella che dall'autore stesso fu definita "età del jazz". Sono giovani persuasi - per usare le parole del protagonista - che sono morti tutti gli dèi, sono state combattute tutte le guerre, scosse tutte le fedi. Il principale bersaglio del libro è la morale di matrice vittoriana, con il suo ipocrita codice comportamentale. Alternando fiduciosi e coraggiosi slanci a smarrimenti e cedimenti, cinismi a sentimentalismi e abbandoni, malizie a candori, gli eroi di Fitzgerald, giovanotti e ragazze che della società del tempo rappresentano un segmento privilegiato per nascita e ricchezza, si pongono in modo non sempre lucido l'obiettivo di una nuova autenticità di pensiero, sentimento e comportamento.