Ho letto questo libro con la magia nel cuore, cercando quel po’ di Natale che ho perso diversi anni fa. L’ho letto prima di sapere che questa autrice, Jeanette Winterson, nel 2014 è stata al centro di molte polemiche per “aver catturato un coniglio nel proprio giardino, averlo ucciso, averlo scuoiato postando le foto su Twitter ed infine averlo mangiato”. Se lo avessi saputo prima, non avrei nemmeno aperto il volume. Non amo le persone incoerenti, da sempre. In alcuni racconti scrive tante belle cose riguardanti il rispetto della Terra, dell’ambiente, del clima e degli altri animali… Dimostrando quanto di torbido ci sia in alcune persone che non conosciamo. Non trovo corretto professare qualcosa che si discosta dalle nostre azioni quotidiane, pertanto sono rimasto allibito.
Parlando del libro in sé, alcuni racconti non sono male, mentre altri sono qualunquisti e non hanno davvero a che fare con il Natale, nonostante il titolo del libro. Ho trovato anche poco gradevole l’inserire figure paranormali e inquietanti in un’opera che si professa natalizia.
Troverete anche 12 ricette, la maggior parte -a mio avviso- rasenta il ridicolo.
Insomma: se cercate un libro che vi avvolga nell’incanto e nel mistero del Natale, vi sconsiglio di acquistare questo.