Gente del Sud by Raffaello Mastrolonardo
(*)(*)(*)(*)(*)(165)
Agosto 1895, è tornato il colera. Romualdo Parlante, medico spaventato dalla virulenza del male, impone a sua moglie Palma, incinta del quarto figlio, di tornare immediatamente con gli altri bambini, nel loro paese d’origine in Puglia, dove troveranno rifugio in casa dei genitori di lui: Bastiano e Checchina. È così che la luce della letteratura si accende sulla famiglia Parlante, protagonista di questo romanzo fluviale, che grazie all’intraprendenza del patriarca Bastiano sta emergendo dall’oscurità della storia, ritagliandosi un posto sul piccolo, assolato e povero palcoscenico di quella terra insieme dura e ricca che è la Puglia. La storia degli uomini e delle donne della famiglia: Aniello, Costanzo e soprattutto Cipriano, il bambino che Palma portava in grembo fuggendo da Napoli, Vincenzina, Gelica, Reginella… La storia dei Parlante s’intreccia con quella tumultuosa dell’Italia: gli anni Dieci del ‘900; l’avventura coloniale e la prima guerra mondiale, in cui i giovani maschi della famiglia si gettano con slancio; gli anni dei primi, duri scontri sociali e poi l’avvento del fascismo; l’apertura al nuovo e le avvisaglie della modernità; la tragedia della seconda guerra mondiale e la fine di un mondo; poi la ricostruzione e il boom economico; i giorni nostri: un secolo intero carico di novità, sfide e drammi che i Parlante affronteranno sempre con coraggio, determinazione, ambizione. Frutto di anni di lavoro, Gente del Sud racconta le molte incarnazioni che l’amore assume nella vita: l’amore appassionato, capace di superare ogni ostacolo e convenzione, l’amore per la propria sposa o il proprio sposo, per i figli, per la propria terra, per la «roba», per il proprio Paese e le proprie idee. La celebrazione di una terra difficile e bellissima, la Puglia.

CR 55's Review

CR 55
CR 55 wrote a review
(*)(*)(*)(*)(*)
Splendida saga familiare di Puglia
Sono stata molto contenta di aver letto questo libro, lunghissimo sì (quasi 800 pagine!), ma lo stile chiaro e pulito rende la lettura scorrevole. Pur percorrendo circa sessant'anni di storia italiana, seguendo le vicissitudini di una grande famiglia del sud con parecchi personaggi, non ho avuto nessuna difficoltà nel ricordarli e riconoscerli, in quanto ben delineati e caratterizzati. Splendida l'ambientazione nelle campagne pugliesi e precisa la contestualizzazione della famiglia Parlante nei fatti storici italiani, dall'epoca della monarchia alla Grande Guerra, dall'inizio del fascismo alla Seconda Guerra, dalla ricostruzione ai cambiamenti generazionali degli anni '50/'60. Poi il decadimento della "grandeur" costruita con impegno e fatica da Cipriano e il "mancato" passaggio di testimone all'ultimo Parlante: Raffaello, che sceglie di tornare alle radici, studiando e analizzando il passato della famiglia per renderle onore. Molto fatti sono veri, altri romanzati, ma il risultato finale è a mio parere decisamente riuscito. Quasi mi ha fatto sentire di farne parte.