Da qualche tempo mi ero ripromesso di (ri)leggere la saga di Harry Potter in inglese, dopo, ovviamente, averla letta in italiano (cosa che ho fatto ormai da anni). Terminata quindi la lettura della lunga "A series of unfortunate events" di Lemony Snicket, mi sono potuto dedicare almeno a questo primo volume potteriano. Mi tocca ammetterlo: è davvero una bella lettura e in lingua ci guadagna sicuramente: per prima cosa si evita il pasticcio della traduzione dei nomi. Niente Paciok, niente Baston, né Piton e nemmeno Silente, o il miscuglio di nomi originali e non della traduzione italiana "rivista corretta" della seconda edizione. La sensazione è molto più "british" e meno hollywoodiana (qui la colpa però è dei film, per quanto alcuni siano veramente ben fatti). Non mi stupisce il successo planetario che ha avuto: le idee non mancano e l'autrice è riuscita a dar loro una certa coerenza, pur mescolando elementi provenienti un po' da tutte le parti. Ad ogni modo è scritto bene, in un inglese forse non elementare, ma nemmeno complicato. L'unica difficoltà è riuscire a decifrare la parlata del buon Hagrid!
Ora proseguirò, con calma, con la lettura della "Camera dei segreti".