(4 volumi)
Pubblicato a puntate su "il Messaggero russo" a partire dal gennaio 1879, lo scrittore riuscì a completare l'ultimo capitolo solo pochi mesi prima di morire. La trama del romanzo si sviluppa attorno alle vicende dei membri della famiglia Karamàzov, al contesto in cui matura l'assassinio di Fëdor, il capofamiglia e al conseguente processo nei confronti di Dmitrij, il figlio primogenito accusato di parricidio; ad un livello più profondo è il dramma spirituale scaturito dal conflitto morale tra fede, dubbio, ragione e libero arbitrio.
Secondo l'originale progetto dell'autore, la storia dei fratelli Karamàzov doveva essere la prima parte di una complessa e vasta biografia di Aleksej (Alëša), uno dei fratelli.
L'opera rimase però incompiuta e questo certo spiega alcuni difetti strutturali del romanzo che si avvertono soprattutto nella sua conclusione.
Va precisato che dopo cinque anni, due di studio e tre di lavoro, il romanzo è privo di difetti strutturali. Il primo progetto "L'Ateo" risaliva alla fase precedente agli studi e l'idea di personaggio era più simile a quella del padre che di Ivan. Il libro è considerato uno dei più importanti dell'800 e di ogni tempo.