''Vedete, noi siamo nature ampie, karamazoviane, capaci di mescolare insieme i più opposti contrari che immaginar si possa, e di ficcar lo sguardo, nello stesso istante, in entrambi gli abissi, nell’abisso al di sopra di noi, l’abisso degli ideali più alti, e nell’abisso al di sotto di noi, l’abisso della più bassa, della più fetida caduta morale. […] I due abissi, i due abissi, o signori, nello stesso identico momento: senza questo, noi siamo infelici e insoddisfatti, la nostra esistenza non è piena.’'