Ho deciso di leggere questo libro dopo aver letto “A sangue freddo” di Truman Capote. Proprio lui infatti aveva incitato l’amica a raccontare questa storia legata a un fatto di cronaca realmente accaduto. Non l’avevo mai letto nonostante fosse molto noto e devo dire che merita gli onori che gli sono tributati. Con linguaggio semplice - la storia è raccontata attraverso gli occhi di una bambina di sette anni- si percepisce che cos è il razzismo e la paura del diverso e quanto sia difficile cambiare i pregiudizi. Lo inserirei nei programmi
nelle scuole medie.