-Di tutti gli organi- riprese Nehemiah Trot - è la lingua più straordinario. Invero, la usiamo per assaporare il dolce vino e l'amaro fiele, e parimenti con la stessa lingua proferiamo parole dolci o aspre. Orsù, va' da lei e favella!
-Non dovrei.
-Dovresti, signor mio! Devi! Narrerò per iscritto questa storia, a certame chiuso e armi riposte, vincente o sconfitto che tu ne sortisca.
-Ma se mi rendo visibile per una persona, anche altri potranno vedermi facilmente.
Allora Nehemiah Trot disse: - Deh, udimmi, giovine Leandro, giovine Eroe, giovine Alessandro, se nulla osi, al fin del die nulla avrai raccolto!