Come meglio si deduce dal titolo originale, questo romanzo è un sentito omaggio a uno dei più importanti scrittori di fantascienza.
Tra i protagonisti vi è, infatti, Philip K. Dick, non quello che conosciamo noi ma uno di un universo parallelo che è riuscito ad avere un certo successo con dei romanzi mainstream ma è stato censurato nella sua produzione fantascientifica. Tali censure provengono da un governo americano reazionario guidato da un Richard Nixon che non ha dovuto subire il Watergate e che ha vinto la guerra nel Vietnam. Dick muore all'inizio del libro ma la sua essenza rimane a guidare una rivolta di giusti nei confronti di un potere più che mai autocrate e proteso a scatenare un'apocalisse nucleare.
Molti dei temi cari a Dick sono ripresi in quest'opera e, come nei suoi migliori romanzi (chi ha scritto il libro conosce molto bene anche i suoi schemi narrativi), le vicende dei vari protagonisti si intrecciano fino a uno sconcertante epilogo, in questo caso un esorcismo finale.
Mi è veramente piaciuto.