Di una delicatezza sublime
Ero molto dubbiosa al termine della lettura delle prime 30/40 pagine e, nonostante sia una cosa che non faccio mai, ero tentata di abbandonare questo piccolo capolavoro. Mi parevano insensati e poco opportuni gli incredibili ragionamenti sul senso della vita da parte di una bambina o la spropositata sapienza filosofica di una semplice portinaia. E poi ad in certo punto, non so spiegare precisamente quando, è stato come se, dopo una lunga apnea, avessi ricominciato improvvisamente a respirare. Da quel momento la sensazione predominante è stata di grande sollievo. È un libro sulle grandi cose e sulle piccole cose, sulle domande esistenziali della vita e sui piccoli gesti che ci danno grande gioia e conforto. E la cosa più straordinaria è che riescono a convivere deliziosamente.