'L'inferno di Eros' è una rivincita di libertà, un inno al femminino istinto di seduzione.
Elena dimostra che in un mondo che legge per accumulo e si riempie di parole, si può fare letteratura con la sintesi. E quando le parole sono quelle giuste, non c'è bisogno di scriverne altre, perché a rovinare la poesia si fa davvero troppo presto:
"Mi piacerebbe poter scrivere / Un giorno/ Qualcosa tipo / “Il Paradiso di Eros”. / Ma ho dati insufficienti, / E tutto ciò che mi resta / È di darvi commiato. / Sottovoce. / Razza di arrapati che non siete altro."
'L'inferno di Eros' è una rivincita di libertà, un inno al femminino istinto di seduzione.
Elena dimostra che in un mondo che legge per accumulo e si riempie di parole, si può fare letteratura con la sintesi. E quando le parole sono quelle giuste, non c'è bisogno di scriverne altre, perché a rovinare la poesia si fa davvero troppo presto:
"Mi piacerebbe poter scrivere / Un giorno/ Qualcosa tipo / “Il Paradiso di Eros”. / Ma ho dati insufficienti, / E tutto ciò che mi resta / È di darvi commiato. / Sottovoce. / Razza di arrapati che non siete altro."