Pronto 113? Senta, le volevo dire che ho trovato il cadavere di una ragazza morta in uncassonetto, morta davvero, sono sicuro".All'alba di una mattina estiva un ragazzo sta rientrando a casa dopo una notte con gli amici. Habevuto molto e si ferma in una piazzola per prendere un po' d'aria. Lì, in un cassonetto, c'è il corpodi una donna. Da un bar lì vicino, già aperto a quell'ora, chiama subito la polizia che pensa però allaburla di un ubriaco. Perciò è Massimo, il padrone del BarLume, che va a dare un'occhiata. E ilcadavere c'è davvero.Delle indagini si occupa un commissario disordinato e arcigno. I primi sospetti cadono su ungiovane amico della vittima, drogato e spaurito e, più tardi, su un buttafuori del vicino localenotturno. Il BarLume è come il punto strategico della cittadina. I clienti fissi sono quattro vecchietti,trascorrono lì tutto il giorno a giocare a carte. Interrompono il tressette solo per la briscola incinque, quando a loro si unisce Massimo. Lì tutti passano a prendere un caffè, a bere, giocare,parlare. E Massimo ascolta, osserva e capisce che l'assassino forse non è nessuno dei due sospettati;è un altro.