400 Sono i kilometri che separano Trieste da Sarajevo, eppure la distanza del mondo occidentale, della UE e della NATO, dai conflitti della ex yugoslavia è siderale.
Nelle pagine di questo libro, si ritrovano le cause di questi conflitti, i personaggi di primo piano, dieci anni di guerre: assurde, drammatiche, senza un'apparente giustificazione, centinaia di migliaia di morti, i profughi, lo stupro utilizzato come strumento di pulizia etnica.
Non ci sono buoni, sono tutti cattivi e tutti doppiogiochisti. L'immobilità del mondo occidentale e l'impreparazione delle diplomazie dei paesi più sviluppati che non riuscirono a cogliere la drammaticità degli eventi ed il mondo balcanico.
La lettura è molto appassionante, la cronaca degli avvenimenti è suddivisa per zona geografica, molto interessanti anche gli specchietti dedicati ai singoli personaggi di primo piano. Interessante infine l'appendice sulla storia dei balcani, sulla difficile convivenza e sui secolari dissidi fra le varie etnie.
E' un'opera fondamentale per comprendere e per farsi un'idea generale su cosa sia successo così vicino a noi.
Unico neo, il libro scritto nel 2001, è stato ristampato nel 2011, nell'appendice c'è un piccolo upgrade sugli ultimi avvenimenti fino al 2005, forse questa parte poteva essere un po' attualizzata.