Il giorno prima avevo trovato Marguerite triste, quel giorno la trovai febbricitante e agitata. Vedendomi entrare, mi saltò al collo, ma pianse a lungo fra le mie braccia. La interrogai su quel dolore improvviso, la cui intensità mi preoccupava; non mi diede nessuna risposta positiva, dicendo tutto quello che può dire una donna quando non vuol dire la verità.
[...]
Si addormentò infine fra le mie braccia, ma di quel sonno da cui il corpo esce prostrato più che riposato; ogni tanto emetteva un grido, si svegliava di soprassalto e, dopo essersi assicurata che io ero accanto a lei, mi faceva giurare di amarla sempre.