Rivestendo i panni del critico musicale e con sottile ed efficace autoironia l’Autore, noto compositore e musicologo, realizza in questo rigoroso saggio musicale una feroce stroncatura della monumentale Sonata n. 5 per pianoforte, scritta dall’Autore stesso.
Ma l’analisi della Sonata è in realtà il pretesto per scandagliare a fondo i concetti di misura e dismisura in musica come nelle arti, nel tempo passato e nella contemporaneità, ampliando generosamente lo spettro dell’indagine attraverso le più diverse discipline: acustica, psicologia, filologia, linguistica...
NB: Il noto filosofo della musica Giovanni Piana descrive questo libro come «un discorso generale sulla musica con geniali e frequenti digressioni analogiche sulle arti visive, ma soprattutto su ciò che la musica è o dovrebbe essere. Questo libro non impegna il lettore in tecnicismi comprensibili solo agli addetti ai lavori, ma usando l’arma particolarmente potente dell’afferramento di un concetto attraverso un’immagine».