Darcy era Darcy: profondamente, rigidamente legato all logica, saldamente radicato alla realtà materiale. E lei non lo avrebbe cambiato per nulla al mondo. Era stato costretto a diventare adulto precocemente, perchè aveva perduto la madre quando era fanciullo e il padre quando aveva appena raggiunto la maggiore età. In gioventù aveva avuto ben poco tempo per abbandonarsi alle fantasticherie, costretto a prepararsi ad assumere le responsabilità di una vasta proprietà e di tutti coloro la cui sopravvivenza dipendeva da essa. Anche se rispettava l'intelligenza di Elzabeth, era più istruito, pichè aveva studiato con alcuni istitutori privati, prima di laurearsi a Cambridge. In quanto maschio, si muoveva in un mondo al quale lei non aveva accesso, ovvero quello degli affari e delle cause legali, della politica e della legge. Tutto ciò faceva di lui l'uomo che era, l'uomo che lei aveva scelto di sposare. Ed ella confidava che lui fosse in grado di giudicare saggiamente e di fornire le risposte corrette, nelle occasioni in cui lei stessa non ne era capace.
Almeno, nella maggior parte dei casi.
Però, che Iddio lo benedisse, doveva sempre essere tanto sicuro di se stesso? La verità quale lui la concepiva doveva invariabilmente coincidere con la verità assoluta?