In questo appassionante romanzo-fiume, corale e troppo complesso per essere riassunto Ken Follett racconta come potrebbe scoppiare una guerra nucleare tra Cina e USA nonostante nessuna delle due parti lo voglia e si faccia il possibile per impedirlo. Ken Follett si è documentato parecchio per scrivere questo romanzo e si vede, poi la sua ideologia traspare sempre: è un laburista centrista blairiano che detesta l'estrema destra come l'estrema sinistra, detesta il nazionalismo e anche il comunismo (che qui coincidono dato che i vecchi comunisti cinesi sono descritti come dei nazionalisti guerrafondai), quindi è ovvio che i suoi eroi siano agenti segreti americani e francesi, una giovane donna africana che sogna la libertà delle donne europee (giustamente, a mio avviso, Kiah è uno dei personaggi più belli del libro), e sopratutto una presidente USA repubblicana ma moderata ed empatica (il suo avversario politico interno è una palese caricatura di Trump) che quando deve ordinare una rappresaglia militare lo fa con la morte nel cuore, e un funzionario di alto livello del regime cinese che però è un intelligente riformista moderato e che alla fine viene estromesso dalla "vecchia guardia comunista" la quale riesce a mettere con le spalle al muro anche il ragionevole presidente cinese, e sono proprio i vecchi comunisti cinesi i veri cattivi della storia assieme ai nordcoreani e ai soliti terroristi islamici che se non ci fossero gli autori di thriller politici avrebbero dovuto inventarli. Essendo un romanzo oltre che di politica e guerra, si parla pure di amore, adulterio, questioni familiari tra un bombardamento e l'altro, e anche queste parti funzionano. A parte il fastidio personale per l'ideologia centrista dell'autore, il romanzo è scritto bene e si legge tutto d'un fiato, come tutti quelli di Ken Follett. E' molto azzeccata l'idea che emerge dal romanzo, di come la presidente USA e il presidente cinese, in apparenza potentissimi in realtà siano entrambi, in maniera diversa, prigionieri dei rispettivi sistemi politici, militari e ideologici che in qualche modo li sovradeterminano e a volte letteralmente "decidono" per loro. SPOILER: certo che Chang Kai, il buon riformista cinese per quanto sia intelligente e benintenzionato quando negozia con i ribelli nordcoreani senza averne l'autorità non fa una mossa furba Lo consiglio.