Chi, come me, ha passato da (tanto) tempo l'età dell'adolescenza, ha imparato che, nei rapporti interpersonali, ci sono dei confini sottili che non è possibile superare. Eppure l'amore, sia esso filiale, coniugale, genitoriale, amicale, spinge a immedesimarsi talmente tanto nell'altra persona, che si vorrebbe essere sempre nella sua mente, nel suo cuore. E' questo che fa soffrire, e forse è questo il limite del sentimento che regola le nostre vite. L'autrice canadese, con i suoi racconti, ci parla proprio di questi confini sottili.