Succedeva spesso che un tale esperto di gelosia provasse sentimenti misti di ammirazione, gelosia e sdegno, ma questa volta il suo cuore era rimasto fisso su quel giovane uomo di una bellezza tanto rara, piuttosto che su Yasuko. Essere un giovane all'apice della propria perfezione, essere la perfetta rappresentazione esteriore della bellezza: ecco il sogno che questo scrittore dall'aspetto sgradevole aveva nutrito nella sua giovinezza. Ed era un sogno che non solo aveva nascosto agli altri, ma che egli stesso si rimproverava di nutrire. La giovinezza dello spirito, gli anni in cui esso cominciava a svilupparsi, ecco il veleno che fa perdere a vista d'occhio al giovane la propria "qualità della giovinezza". Shunsuke aveva vissuto la propria giovinezza consumato dal desiderio irrefrenabile di essere un giovane uomo. Che sciocchezza! Perchè se è vero che la giovinezza ci fa soffrire di mille speranze e delusioni, ignoriamo tuttavia che una tale sofferenza appartiene esclusivamente alla giovinezza stessa. Non passava un solo istante senza che Shunsuke, da giovane, pensasse a questo. [...] A quell'epoca non desiderava altro se non il dono della fortuna di pensare le sue sofferenze come impeccabilmente giuste in un giovane uomo. Tutto questo, com'è ovvio, implicava il suo considerare anche i piaceri come propri di quell'età e, allo stesso tempo, si trattava di un talento indispensabile per poter vivere.