Lo faccio ogni notte prima di addormentarmi. Chiudo gli occhi, traggo un respiro profondo e, nel silenzio della mia stanza, penso a quali sono stati i tre momenti più eccezionali di tutta la mia vita. Quelli che non ti stanchi mai di ricordare, te li rigireresti nella memoria fino a consumarli, se i ricordi si potessero consumare.
Il primo è avvenuto quando avevo cinque anni e ho scoperto che la magia esiste. Non è quello che ci raccontano, è un mondo molto più strano e pericoloso, ma è impossibile non rimanerne affascinati.
Il secondo è stato quando ho fatto il mio primo incantesimo. Mi ci sono voluti dieci anni e un pezzo della mia anima, ma quello che ho ottenuto valeva mille volte quello che ho perso.
Il terzo è stato quando ho trovato la chiave per viaggiare tra i mondi e ho scoperto qual è il luogo da cui ha origine la magia.
Poi apro gli occhi e sono nei pochi metri quadrati della mia camera fredda e spoglia. Dalla finestra si intravede lo stesso lampione rotto che è lì probabilmente da quando sono nato e il ponte malandato che attraverso per andare a scuola.
Io, Eric Sterne, sono il più grande bugiardo del mondo. Ogni notte, mento a me stesso così bene che per un istante riesco davvero a credere che la mia vita sia speciale.
Dal diario di Eric Sterne