“In un mondo diviso a metà da un’enorme faglia d’ombra, piena di oscurità e mostri che dilaniano le povere vittime che artigliano tra le loro zampe. Ogni Grisha e cittadino di Ravka sa che solo un miracolo potrebbe aiutarli a togliere la faglia d’ombra e riaprire così i porti e le attività commerciali che una volta potevano fare tranquillamente e che faceva fiorire Ravka. Ma sono secoli che non avviene il miracolo che cercano in modo estenuante in ogni nuova nascita, eppure forse la speranza si annida dove meno se lo aspettavano e per puro caso. Alina si è sempre sentita fuori posto e per niente speciale. E’ soprattutto, non ha mai avuto chissà quale ambizione nella vita. Cresciuta insieme a Mal nell’orfanotrofio, non ha mai avuto nulla di suo e sicuramente non ha mai pensato di avere chissà quale qualità, se non il riuscire a disegnare le mappe per il suo reggimento. Ha sempre desiderato una vita tranquilla, degna di essere vissuta e sicuramente con qualche agio in più. Desiderando di lasciarsi indietro la povertà e la sofferenza che ha caratterizzato la loro infanzia. Ma non ha mai pensato di essere speciale. Eppure, durante la sua prima attraversata nella terribile faglia d’ombra che attraversa a metà Ravka, un tempo una nazione molto potente. Per proteggere Mal, involontariamente sprigiona un’enorme luce bianca, elimando così i mostri e salvando quasi tutti. Ma come ha fatto? Possibile che lei sia l’Evocaluce? Quelli che tutti stanno aspettando da secoli? E possibile che lei non sapesse di essere diversa? A quanto pare è proprio Alina il miracolo che tutti stavano aspettando, ma lei non si sente un miracolo e non è assolutamente in grado di usare il suo potere. In suo aiuto arriverà il temibile Oscuro, l’unico Grisha con il potere delle ombre e in grado di fare cose incredibili, cose che nessun’altro sa fare. E’ lui che comanda i Grisha e tutti lo temono e lo rispettano. Nel frattempo ha perso notizie di Mal e i nemici di Ravka cercano di ucciderla, perché non vogliono togliere la faglia d’ombra. Non vogliono che Ravka ritorni all’antico splendore. Alina inizierà un tremendo addestramento, fatto sia di lotta corpo a corpo e uso del potere, sia di studio arretrato della loro storia. Alina ad un certo punto si sentirà sopraffatta da tutto, ma allo stesso tempo inizierà a sentire il peso di Ravka su di sè. Di certo non aiutano le invidie di alcune persone che le parleranno dietro, così come gli atteggiamenti severi di alcuni insegnanti. Ma per fortuna qualcuno le è amica per davvero e pian piano inizierà a capire cosa le blocca. Inizierà ad intravedere oltre la corazza dell’Oscuro. Forse non è così terribile come in molti sostengono, lui ha veramente a cuore i Grisha. Ma quello che Alina non può sospettare, è che qualcuno di vicino a lei sta tramando contro di lei. Ma per quale scopo? E soprattutto, chi tradirà il suo cuore? Chi ha aperto quell’enorme faglia secoli prima e perché? Riuscirà Alina ha scoprire tutto questo e a rimuovere la faglia? Riuscirà Alina ad avere notizie di Mal? Riuscirà Alina ad usare il suo potere? Ed essere ufficialmente una Grisha, un essere speciale con poteri magici che loro chiamano “piccola scienza”? Forse un antico amplificatore potrebbe aiutarla. Alina quindi si troverà da una parte ad essere venerata e vista come salvatrice da i cittadini e Grisha di Ravka. Dall’altra parte, sarà temuta e odiata dai nemici di Ravka. In una corsa contro il tempo, dove intrighi, tradimenti e giochi di potere sono all’ordine del giorno, Alina dovrà affrontare un nemico forse più temibile della faglia d’ombra stessa. E non potrà far altro che ricorrere alla sua luce, ma per farlo, dovrà credere in se stessa. Stile e trama. Di Leigh Bardugo fin’ora avevo letto solamente “La nona casa”, è già allora avevo amato e apprezzato il suo stile scorrevole, intrigante e coinvolgente e ben dettagliato dell’ambiente che circorda i personaggi. E anche i dettagli dei personaggi stessi. Ha uno stile che riesce ad introdurre nel suo mondo, senza mai essere pesante o noiosa. Riesce a farti immaginare bene il luogo che circonda i personaggi, perché descrive tutto in modo minuzioso, ma senza annoiare mai. Riesce a farti percepire bene i sentimenti della protagonista, in questo caso Alina. Solitamente io amo e apprezzo la prima persona singolare, perché apprezzo poter entrare letteralmente nei pensieri e sentimenti più profondi di chi narra la storia, di chi la vive in prima persona, cioè la protagonista o il protagonista. Ma ritengo per puro parere personale, che in questo caso, tenendo conto di tutta la storia, di tutto l’enorme e bellissimo mondo che ha creato, ritengo che forse la narrazione in terza persona sarebbe stata decisamente meglio. Così da poter entrare più facilmente nei pensieri e sentimenti degli altri personaffi co-protagonisti, in questo caso l’Oscuro e Mal, e poter quindi anche vedere in prima persona tutte quelle scene che avvengono e il lettore immagina, ma che invece poi non può leggere perché solamente dal punto di vista di Alina. Fatti che poi le viene a sapere, ma che noi non leggiamo. Questa è forse l’unica cosa “negativa” della storia, insieme al fatto che avrei preferito un piccolo approfondimento più esaustivo dei vari Grisha, ammetto che a volte dimenticavo chi poteva fare cosa e chi no. Per il resto ho amato letteralmente tutto. In conclusione. Consiglio davvero tantissimo questo romanzo, perché è un fantasy avvincente, originale, molto scorrevole e con il giusto equilibro tra storia, avventura e sentimenti dei personaggi. . Voto: 4.75/5. Differenze tra libro e serie tv. (ENORMI SPOILER!!!) Fin dalle prime pagine, man mano che proseguovo con la lettura, mi rendevo conto che la serie tv è stata estremamente fedele. E quindi mi sono chiesta più volte durante la lettura, quale fosse il motivo di certe polemiche nate all’epoca dell’uscita della serie tv. Sinceramente, penso che in molti non si rendano conto della fortuna di avere una serie tv letteralmente fedele al romanzo. Addirittura con le stesse frasi presenti nel romanzo. E’ ovvio che due o tre scene magari le hanno unite per esigenze di copione, ma per il resto a me sembra fedele. L’unica cosa differenza che ho trovato, e credo che sia per via dell’attrice, è che hanno detto che Alina è mezza Shu nella serie tv. Ma alla fin fine Jessie è pallida come descritta dai romanzi, l’unica differenza è che ha gli occhi orientali. Ma è molto fedele al romanzo lo stesso per me. Poi Jessie è così brava nell’interpretare Alina secondo me. Anche io sono per la fedeltà dei personaggi così come sono descritti. Per esempio, se un personaggio è di colore, pretendo che sia di colore. Se un personaggio è orientale, pretendo che sia orientale, ecc… Ma in questo mondo, non esistono neanche questo genere di differenze, non vengono nominate, o notate in modo forzato. Anche perché non esistono i paesi come li conosciamo noi. A parte la storia della cicatrice, ma è un cambiamento minimo e superfluo, messo per accenturare un legame che già esiste. Ben è perfetto nei panni dell’Oscuro, e sinceramente sono contenta di aver visto più momenti con questo personaggio, così come di aver visto di più Mal. Quello che in molti dovrebbero comprendere, è che il libro essendo dal punto di vista di Alina, logicamente noi leggiamo nel romanzo quello che lei vive in prima persona. Quello che lei vede e sente, quello che lei percepisce. Quindi è chiaro che non può sapere quello che fanno nel frattempo gli altri, mentre lei non è fisicamente con loro, a parte quello che poi le verrà raccontato in seguito. E’ normale che in una serie tv o film che sia, la narrazione diventa in terza persona e vengono mostrate non solo le cose che vede o sente la protagonista o il protagonista di turno, ma anche in tempo reale quello che vivono i co-protagonisti per bene, e non solo un veloce riassunto di quando viene aggiornata la protagonista, in questo caso Alina. Sono due mondi di narrare completamente diversi, quello letterario e quello cinematografico. E’ normale mostrare i diversi avvenimenti, mostrare quei “buchi” che lei non sente o vede in quel momento. Un lettore che è abituato a leggere tanti romanzi e poi di vedere la trasposizione cinematografica o seriale, sa che è normale mostrare tutte le scene degli altri che vengono solo citate. In molti davvero non capiscono la fortuna di aver avuto una serie così fedele. Trovo veramente assurdo, che alcune persone affermano che alcune scene degli altri personaggi sono state aggiunte, come quelle di Mal. No, non è così. Ripeto: dovete tenere conto che il romanzo è dal punto di vista di Alina, quindi chiaramente leggeremo e vedremo solo quello che vive lei in prima persona. E poi più avanti lei verrà a sapere di alcuni fatti e nella serie tv li mostrano invece in modo parallelo, com’è giusto che sia. Oppure, quando lei è svenuta, è logico che non può sapere alcuni dialoghi. Noi lettori siamo abituati a leggere anche pagine su pensieri, oppure ad immaginare alcuni momenti quando la protagonista di turno non è presente ecc… Ma uno spettatore che guarda un film o una serie tv, non vuole e non deve immaginare. Deve vedere. Sennò sarebbero noiose alcune scene, si spezzerebbe la sequenza narrativa. . La seconda differenza, è uno spoiler del terzo romanzo a quanto ho capito. Però non è una cosa aggiunta, è un fatto che avverrà veramente nel terzo, ma che nella serie tv hanno anticipato. Ripeto nuovamente: sono due modi diversi di narrare una storia. A volte devono unire due scene, togliendo magari qualche parte “superflua”, oppure anticipare un fatto per esigenze di narrazione. Ma se è presente e non è poi chissà che spoiler, perché lamentarsi? . Infine, vorrei solo far notare due cose, che quando uscì la serie tv, sono sempre stati onesti nell’affermare che chiaramente il chiamiamolo “caso”, di “Six of Crows”, sarebbe stato differente, inserendo tali personaggi mischiati a loro della trilogia principale. Devo ancora leggere la duologia prequel, quindi non conosco i loro personaggi e non posso affermare se siano coerenti alla loro storia. Però, logicamente, inserendoli in Shadow and Bone, perché una serie solo loro non l’avrebbero mai fatta, -a quanto ho capito-, è normale che hanno dovuto pur rispettando le loro caratteristiche a quanto mi hanno detto, modificare qualcosa. Per me li hanno intrecciati bene, senza rovinare la storia di “Shadow and bone”. . La seconda cosa, che forse questo è uno dei rari casi in cui sono contenta di aver visto prima la serie tv e solo dopo aver letto il libro. Perché vedere le storie di tutti i personaggi principali, mi ha aiutato molto ad avere un’idea più completa e quindi comprendere al meglio alcuni fatti. Così come ho apprezzato decisamente per una volta, avere uno spoiler sul terzo romanzo, mi riferisco al sapere alcune cose in anticipo dell’Oscuro."