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“Una primavera tranquilla” è un classico ed interessante libro giallo che ho letto con grande interesse attirato già dalla trama. L’atmosfera un po’ cupa e l’ambientazione che, come riporta anche la quarta di copertina, ricorda quella del famoso “Dieci piccoli indiani”, lo rendono assolutamente intrigante tanto che lo consiglio agli appassionati del genere. I personaggi sono molto ben descritti sia caratterialmente che psicologicamente e, per quanto mi riguarda, trovo che ciò sia un elemento importante perché permette di immergerci meglio nella storia, di provare ad immaginarli e di interpretare le loro azioni. Si parte subito con un colpo di scena che ovviamente è un morto, attorno a cui ruoterà tutta la storia e i vari protagonisti che vengono chiamati alla villa. Durante l’attesa che arrivi il notaio per il testamento, si svelano i vari intrighi che li riguardano, i diversi misteri che si nascondono dietro a loro. Ognuno con un suo segreto che preferirebbe non svelare, ognuno che cerca di mantenere la calma in un clima a volte gelido, ma in cui ogni tanto si innesca un alito di sentimento e di amore.
I vari soggetti non hanno avuto sempre una vita facile ed ora è giunto per loro il momento di fare chiarezza circa i vari enigmi celati da troppo tempo, specialmente quando avviene, durante l’attesa, un altro misterioso ed agghiacciante colpo di scena.
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