Il mondo a lei non diceva, come diceva a loro: "scrivete, se volete, per me non fa differenza". Il mondo diceva sghignazzando: "scrivere? A che serve scrivere?"
Loro, sono gli uomini. Lei è una donna, che vorrebbe darsi alla letteratura, che in epoca non così lontana pareva essere appannaggio esclusivamente maschile.
Non è voluto, ma oggi sarebbe stato il compleanno di Virginia Woolf e proprio oggi ho finito "Una stanza tutta per sé", primo testo a cui mi avvicino dell'autrice inglese.
Quanta eleganza in un saggio. Ripercorre la figura della donna nella letteratura, spesso idealizzata e innalzata a dea nell'arte, ma maltrattata o comunque sottostimata tra le mura domestiche. Non c'è astio verso l'uomo, anzi, emerge una certa rabbia nei confronti delle donne, dei loro errori quando sacrificano completamente sé stesse per occuparsi di casa e figli. Si sente la forza con cui vuole spronare il mondo femminile a farsi valere. Se nei secoli scorsi alle donne era preclusa l'istruzione, il voto, il lavoro, la possibilità di avere un po' di soldi e una stanza tutta per sé per lasciare il mondo fuori... Ora non ci sono più scuse. Scrivete! Di qualsiasi cosa, in qualsiasi forma, ma scrivete!
Non è una questione di essere uguali, gli uomini e le donne sono diversi e in quanto diversi dalle loro penne uscirà un diverso stile e una diversa visione del mondo. Due pianeti che si ispirano, si toccano e si influenzano a vicenda, ma devono poter essere entrambi autonomi ed indipendenti.
Una bella scrittura, densa di temi importanti ma anche poetica per quanto riesce a parlare ed esprimere concetti per immagini.
Non mi resta che iniziare ad assaggiare un suo romanzo 😉