Non vedevo l'ora di rileggerti, caro Prunetti, perchè già lo sapevo che avresti tirato fuori quei stentimenti che nemmeno immaginavo d'avere. Ho pianto, ho riso, ho chiuso il capitolo con un'esigenza impellente di telefonare al mio babbo e dirgli quanto gli sia grata, ho stretto i pugni, forte, per la rabbia che mi montava !
Ti prego, Alberto, fammi un favore, scrivi presto, scrivi molto, che la letteratura ha bisogno di te !