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letazzinediyoko.it/un-fato-cosi-ingiusto-e-solitario-recensione-primo-libro-cursebreakers Un fato così ingiusto e solitario è la lettura ideale per gli amanti dei retelling. Ho adorato questa rilettura della fiaba della Bella e la Bestia, una versione più cupa, violenta e realistica dove il sangue abbonda e dove il villain non è la Bestia ma una strega assetata di vendetta. Pur avendo sempre amato la fiaba della Bella e la Bestia ho sempre sentito la mancanza di un
villain all’interno della storia e, come se mi avesse letto nel pensiero,
Brigid Kemmerer ha inserito in questa rilettura della fiaba una villain spietata, crudele, che, seppure ha le sue ragioni per quello che fa, è dotata di una crudeltà che me l’ha fatta odiare dalla prima apparizione: Lilith. Tutto ha avuto inizio quando la donna ha gettato addosso al principe
Rhen una terribile maledizione:
il giovane principe ha una stagione di tempo per far innamorare di lui una ragazza, se fallisce, si trasforma in un mostro. Non la Bestia, brutta ma gentile, cui ci ha abituati la Disney. Rhen diventa un mostro assetato di sangue, totalmente privo di coscienza, almeno, fino a quando la stagione non termina e lui torna umano, costretto a rapire una nuova ragazza e a ricominciare. All’inizio, Rhen non ha dato molto peso alla maledizione, almeno fino quando, tornato umano dopo il suo primo fallimento, si è ritrovato immerso nel sangue e si è reso conto di aver massacrato la sua famiglia. Da quel giorno, nel castello stregato sono rimasti solo il principe maledetto e la sua fedele guardia,
Grey, che ha l’ingrato compito di trovare o per meglio dire,
rapire, una nuova ragazza ad ogni inizio stagione nella speranza di trovare colei che saprà amare il principe e spezzare la maledizione.
Ma esisterà davvero una ragazza simile? E quanta gente dovrà morire prima che il capitano Grey riesca a trovarla? Come potete vedere gli elementi principali della fiaba sono tutti presenti ma rielaborati in modo da dare vita a una storia originale come nei migliori retelling.
Harper è una ragazza ostinata, coraggiosa e… in un mare di guai. Da quando il padre è sparito e la madre si è ammalata, la ragazza ha potuto contare solo sul fratello,
Jake, che, purtroppo, nel tentativo di ripagare un debito del padre è rimasto invischiato con della brutta gente. Ma al peggio non c’è mai fine e così Harper viene rapita da un affascinante sconosciuto per ritrovarsi prigioniera nel castello di uno strano principe.
Un castello dove gli strumenti musicali suonano da soli, piena di ottimo cibo e con una stanza piena di sangue. Una delle tante cose che ho adorato di questo romanzo è proprio la contrapposizione della bellezza apparente del castello, della magia, di Lilith con la brutalità e la violenza che celano. La storia di Lilith e Rhen è più complessa e, a mio avviso, sensata, rispetto a quella della fiaba originale. Tra loro non c’è stata una semplice mancanza di cortesia, il nonno di Rhen sterminò la gente di Lilith e lei, unica rimasta degli artimaghi,
ha aspettato il momento giusto per ottenere la sua vendetta. Come sapete, amo i villain spietati ma con una motivazione dietro alle loro azioni e, sebbene Lilith, sia davvero terribile e io l’abbia odiata, devo ammettere che capisco le sue ragioni. La sua famiglia, la sua intera specie è stata annientata e nessuna vendetta potrà mai sembrarle abbastanza.
Una ragazza che non desidera altro che tornare a casa e un principe che deve tenerla intrappolata potranno mai innamorarsi? Rhen e Harper sono molto di più di una Bella e di un Mostro, l’autrice è riuscita ad approfondire bene entrambi i personaggi
. Harper ha sempre dovuto fare i conti con persone che la sottovalutavano per la sua malattia e ad Emberfall, per la prima volta, può mettersi davvero in gioco, dimostrandosi leale, determinata e coraggiosa. Disposta a tutto per aiutare le persone che fanno affidamento su di lei, è una protagonista che davvero apprezzato anche se le ho preferito Rhen.
Ho adorato Rhen dall’inizio alla fine; dolce, gentile e disperato. Su di lui grava un terribile senso di colpa per quello che, trasformato in mostro, ha fatto alla sua gente.
L’unica cosa che desidera è spezzare la maledizione e liberare il suo popolo, è stanco e gli rimangono ben poche speranze ma troverà la forza di lottare, per Harper e per Emberfall e anche quella di mettere la ragazza che ama sopra a tutto il resto. Un fato così ingiusto e solitario è un retelling che riscrive la fiaba della Bella e la Bestia in modo più cupo e realistico, è la storia di una vendetta crudele, di un principe che vuole salvare il suo popolo e di una ragazza divisa tra l’amore per la sua famiglia e i sentimenti che inizia a provare per l’ultima persona per cui avrebbe mai immaginato di provarli. Il mio verdetto? L’ho adorato, da recuperare se amate i retelling. Se vi è piaciuta la recensione, seguitemi sul blog ^_^