Sicuramente non si tratta di leggere un romanzo, ma non mi pare neppure un saggio inarrivabile, anche se è vero che nel leggere i libri non ho sempre la pretesa di capire proprio tutto. A me non è però in definitiva pesato leggere un libro così intenso che non mi pare resti nel puro solco della teoria. Mancuso nel suo scrivere cerca di dimostrare che può esserci una sintesi tra la razionalità e il sentimento, anzi questo secondo lui è il compito per una vita piena: avere la mente innamorata appunto. E per dimostrare questa sua tesi chiama in causa le vite e gli scritti di personaggi e filosofi noti: Platone, Spinoza, Heidegger, Nietzsche, Albert Schweitzer, Einstein, Simone Weil, Hanna Arendt, Kant e tanti altri. Il percorso mi è sembrato bello perchè accanto alla speculazione filosofica, Mancuso tenta di portare esempi concreti di vita vissuta in tal senso. Resta indubbiamente un libro scritto da uno studioso, un intellettuale e quindi forse può essere anche facile smarcarsene. Come sempre nei libri, come nei film molto conta la propria visione delle cose e del mondo e il punto del cammino in cui personalmente si è e da questo punto di vista a me è piaciuto ed ha colpito.