Egesippo

Un bel romanzo, un felice ibrido tra il giallo, il thriller e la storia d'amore. Riesce a intrecciare molti sentimenti, è ricco di colpi di scena, di lettura assolutamente gradevole: quel che ci vuole tra un saggio di storia moderna e l'altro. [Spoiler: il colpevole NON è il maggiordomo]

Il volume è senza dubbio un testo adatto ai "professionisti" della storia, non a chi è in cerca di curiosità pruriginose: anche se il ricorso abbondantissimo alla documentazione archivistica testimonia una "vivacità criminale" di una parte comunque minoritaria del clero nel periodo post-tridentino; il saggio mostra inoltre che, alla fine del secolo XVIII, solo la soppressione del "foro ecclesiastico" (il privilegio del clero di essere giudicato da un tribunale composto da "pari") riuscirà a risolvere in maniera decisiva l'incapacità delle gerarchie ecclesiastiche a governare in modo efficace i comportamenti devianti dei chierici, nell'ambito della faticosa applicazione dei decreti riformatori del Concilio di Trento (1545-1653).

Saggio storico, documentato e rigoroso, certamente non di facile lettura per chi non è storico "di professione". Ricca bibliografia e documentazione archivistica. Il tema della storia dell'omosessualità sta lentamente prendendo piede nella storiografia contemporanea italiana, in modo scientificamente ineccepibile, lontano da qualsiasi tono "folcloristico", e credo che questo sia il modo migliore per far comprendere in maniera corretta un tema oggi particolarmente scottante e di cui spesso si sente parlare solo per "sentito dire" e conseguentemente in modo del tutto inadeguato e politicamente connotato.