Leggendo questo libro mi sono sentita un po' come gli abitanti del paesino in cui si svolge la vicenda. Perchè, effettivamente, io di questa malattia in particolare non avevo mai sentito parlare e credo che anche a me sembrerebbe molto strano se una famiglia del vicinato non facesse mai uscire la figlia, se non di notte. Per fortuna il protagonista è un ragazzino intelligente e capisce subito quale sia la soluzione migliore: parlare, raccontare, informare. Solo in questo modo si possono sconfiggere i pregiudizi e magari scoprire che le persone, in fondo, sono molto più buone e gentili di quanto possa sembrare.