Premetto che non ho letto il primo libro, di cui questo mi dicono essere la continuazione, e che seguo sommariamente Piero Armenti su Instagram, ma a questo romanzo, se pur scorrevole e ben descrittivo dell'anima di New York e della vita di un expat nella Grande Mela, manca qualcosa: la trama è un po' banale e prevedibile, e ho apprezzato, da amante della città, più le descrizioni che la storia in sè. Un'occasione un po' sprecata per andare più a fondo, secondo me.