Voglio bene a Zerocalcare, meno alla retorica e al conformismo centrosocialista in cui è immerso (facendosi pure venire i sensi di colpa). Certe volte le sue mi sembrano turbe da tardoadolescente, e forse lo sono (o forse tutti i trentenni di oggi sono tardoadolescenti?), per questo faccio fatica a empatizzare. Ma in tutto il resto è difficile non riconoscersi, e questo è il motivo per il quale ho letto tutti i suoi libri.