Napoli paradiso artificiale con il desiderio ricorrente di scappare e di emigrare, ricordare solo per dimenticare: ci vuole un trauma per lasciarla. "Fujitevenne!", e infatti sono fuggito a New York. In valigia ho riposto la poesia di Salvatore di Giacomo, e la musicalità di Raffaele Viviani, la salda guida dei versi di Giulio Cesare Cortese e l'acume di Benedetto Croce; custodisco l'immagine votiva della romantica Matilde Serao e una terza pagina del Mattino di Eduardo Scarfoglio. ci vuole il coraggio di un Gaetano Filangieri per lasciare Napoli, tutto l'ardore di un Antonio Cardarelli e il disperante bisogno di andare in America di Pino Daniele in Tutta n'ata storia...