Ho scoperto solo ora di averlo già letto nel 2008. Non mi era rimasto dentro, tanto che neanche a leggerlo mi ha richiamato qualcosa. E sinceramente, a rileggerlo non mi è rimasto ancora nulla. La storia di un uomo normale che fa un gesto apparentemente normale nella sua logicità. Forse è la mancanza di uno scopo, di una speranza, che rende tutto così logico: lo sfogo finale con il cappellano che cerca di tirar fuori qualcosa da lui lo dimostra.