Le biografie possono essere interessanti e divertenti, soprattutto se il materiale che c'è dietro - la vita dell'interessato - è stata degna di nota.
Se non conoscessimo Woody Allen e non apprezzassimo i suoi film, poco verrebbe fuori da questo libro che, alla fin fine, non è altro che una lunga serie di aneddoti spezzettati ed intervallati da battutine tipiche dell'autore.
Ma, soprattutto, pesa la lunghezza della parte dedicata alla sua brutta storia con Mia Farrow, con annessi e connessi.
Ne esce un ritratto un po' smorto, ma forse - lo scrive anche qua e là - è il ritratto che Allen vuole che noi si abbia di lui.