a me la de gregorio mi sta simpatica. un sacco. soprattutto da quando è diventata direttrice dell'unità: ha dovuto tirarte fuori unghie, denti e attributi per essere presa sul serio da parte dell'establishment politico. questo libro è precedente ed è nella linea dei libri scritti da giornalisti, quindi ci sono delle storie, lunghe più o meno quanto un articolo di quelli che scriveva per "d", che hanno tutte un unico punto di riferimento, la maternità. figli voluti, figli ammazzati (quasi sempre per mano dei genitori, ma non solo le mamme...) o morti per cause naturali, bimbi adottati, con due mamme e nessun papà. e poi, quella che credo sia la parte più importante, quella sul baby blues, la depressione post parto che è sempre esistita, che è un tabù e se ne parla sempre e solo quando è troppo tardi.