Grandi sogni cancellati da un crudele destino...

587 pagine che si leggono in un soffio...
Un romanzo che inizia lentamente come una pioggerella primaverile che a stento raggiunge l'asfalto, innocua quasi inutile, fino a irrompere con prepotenza con tuoni e lampi. E' la storia di due famiglie i Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Due famiglie come tante, due fratelli che hanno intrapreso strade diverse per ritrovarsi in ambienti opposti: i Baltimore ricchissimi e i Montclar di classe media. A quest'ultima appartiene il giovane scrittore Marcus che racconta la sua storia e quella dei cugini. Il romanzo è un intreccio tra presente e passato, scorrevole con un linguaggio semplice che ti trascina in un vortice di episodi spensierati e drammatici . Tre ragazzi molto legati fra loro, indivisibili che lentamente portano a galla segreti, gelosie che condurranno alla “Tragedia”, come racconta Marcus, ma in realtà i dramma a far crollare i Baltimore sono tanti. Un mondo dorato che si sgretola lentamente sino a toccare il fondo, una discesa che inizia nello sfarzo per raggiungere difficoltà economiche e...
“Il libro dei Baltimore” è un buon romanzo semplice, non impegnativo una lettura dal potere rilassante, evasivo.
“ Tutto comincia così come tutto finisce, e spesso i libri iniziano dalla fine.”

Apr 18, 2021, 5:33 PM

E' lo stesso autore de Il caso Harry Quebert che già mi era piaciuto pochetto: scrittura elementare e piatta con alcune frasi di banalità sconcertante, ripetizioni a pacchi, personaggi di plastica, proprio un autore da cassetta che scrive a risme di fogli.

Poi anche se sei un giallo non è che devi essere scritto per forza mediocremente e, anche se sei un giallo, a me piace sempre e comunque che la scrittura che conduce dal punto A al punto B sia, per quanto possibile, una linea un tantinello arabescata, è una espressione che mutuo da Ennio Flaiano con la quale però lui intendeva connotare la tortuosità dello spirito italico e in tono evidentemente polemico.

Invece Dicker e i giallisti della sua caratura di scarso livello (imho) all'arabesco prediligono sempre la noiosa retta, e anche le trame che potrebbero risultare vagamente avvincenti implodono e si sbriciolano al suolo come una torre l’11 settembre.

Eppure, eppure, eppure nonostante questi pesanti difetti che imputo a Dicker, mi sono bevuta le 400 p a g i n e che compongono il libro con una avidità quasi famelica.
L'appeal, la curiosità di conoscere cosa ha scatenato la tragedia famigliare tra i Goldman di Montclair e i Goldman di Baltimore ha reso questa una lettura al punto giusto compulsiva e calamitante.
Il plot, l’intreccio è stato più potente della forma, sarà che è estate sarà che si addice ad essere una lettura perfetta da sotto l’ombrellone, al diavolo che cosa mi piace o non mi piace, che cosa chiedere ad un autore o che cosa pretendere da un libro.

Se però volete impiegare meglio il vostro tempo dedicandovi a letture più alte, scritte con una prosa con i ricciolini e che fanno riflettere e inducono a capziosi ragionamenti che ampliano la mente, perché, caspita!, 400 p a g i n e sono veramente tante, ma, nel frattempo, non resistete a conoscere cosa scatenò la tragedia tra le due famiglie potete pure inviarmi un mp e ne sarete prontamente edotti, con un notevole risparmio di energia, tempo, soldi, e soprattutto bagni nel mare rimandati solo alla conclusione del capitolo.

Oct 10, 2018, 1:02 PM

A differenza degli altri libri di Dicker non è un giallo e non scorre così agevolmente sin dall’inizio ed è forse un po’ ridondante in alcuni passaggi. Si tratta di una storia familiare che ha per protagonista e narratore lo stesso Marcus di Harry Quebert e Alaska Sanders principalmente nella sua adolescenza e giovinezza.
Ciò nonostante al termine del libro sono stato più appagato rispetto alla lettura degli altri suoi gialli, sicuramente avvincenti per intrattenimento e perciò divorati. Però qui, con una narrazione in crescendo, all’Interno del romanzo si percepiscono emozioni, sentimenti, gioie e tragedie che lo rendono una bella saga familiare, dove, svelando la storia a cerchi concentrici, si comprende come le apparenze iniziali siano in realtà un inganno e la verità “vera” sia assai diversa da quella inizialmente percepita.

Nov 24, 2024, 1:13 PM