Più interessante che coinvolgente. Lo avevo scritto anche dopo aver letto l’ultimo romanzo di Leavitt, “Il decoro”. Questo giudizio non vuole sminuire la notevole capacità dell’autore di costruire storie mettendo in relazione personaggi autentici e complessi (come quelli di questo romanzo), e analizzando in maniera brillante e profonda i legami che li mettono in relazione. Trovo, però, che alla sua scrittura manchi una “nota sporca” che la renda meno asettica, e una crepa che mi permetta di sentirmi tirata dentro la storia. Non si può certo contestare a un autore il proprio stile. E’ che non convince me.

Dec 6, 2020, 3:33 PM
Per capire occorre davvero soffrire?

Sono trascorsi così tanti anni (più di trenta) da quando lessi questo libro (al momento della sua pubblicazione in Italia), che purtroppo non ne ricordo molto i dettagli...però ricordo bene la sensazione che provai, perché fu la stessa sensazione che ritrovai anche nelle mie successive letture dei libri di Leavitt (in particolare di "La lingua perdita delle gru" e di "Un luogo dove non sono mai stato").
Per me leggere i suoi libri è come ricevere un pugno nello stomaco, uno di quei pugni che ti tolgono il fiato e, mentre cerchi di rimetterti in sesto e tornare a respirare regolarmente, sentire come se qualcuno ti stesse girando lentamente un coltello in una ferita... voglio dire che ciò che scrive e il modo in cui lo scrive mi procurano una sorta di sofferenza: ma, badate bene, non sto parlando di uno stato d'animo "respingente", bensì, al contrario, di una sensazione quasi necessaria, catartica...del bisogno di essere parte di un dolore, per comprenderne fino in fondo la forza devastante.
Penso che lo rileggerò (come mi capita assai raramente di fare), sperando che i decenni trascorsi non me lo rendano deludente (come spesso temo possa accadere).

Dec 30, 2019, 11:20 PM

leggere e rileggere questa grande storia d'amore, per me, è stato come superare le barriere imposte da amori che credevo impossibili da vivere nel quotidiano.
ho creduto in persone che mi hanno deluso ed ogni volta ho attinto forza da questa lettura.
che strana che è a volte la vita...
chi prende per mano su strade che pensavamo di conoscere e ci lascia poi su viottoli mai percorsi...

Aug 7, 2008, 5:12 PM