Scrivo questo commento all'esito della lettura della trilogia della Gruber (Eredità, Tempesta, Inganno) e devo preliminarmente ringraziare Adriana T.
Una notazione personale: pur avendo studiato fino all'università, ignoravo del tutto la storia del Sud Tirolo; completamente immersa nei miei pregiudizi, anni fa durante una vacanza mi ritrovai sul lago di Resia, dove, tra verdi e blu dai toni indimenticabili, spicca un campanile in mezzo al lago. Lì un cartello turistico parlava della tragedia di Curon. Talmente stridente la parola "tragedia" con quei luoghi incantevoli che ha sollevato la mia curiosità. Così ho iniziato un breve percorso letterario e Adriana mi ha detto "se ti interessa l'argomento devi leggere i libri della Gruber"! Aveva ragione!
La trilogia parte dalla credo bisnonna della Gruber (e quindi dal Tirolo austriaco) e arriva al momento della autonomia del Sud Tirolo, descrivendo bene la complicata storia di questo piccolo fazzoletto di terra e dei suoi abitanti. Dal punto di vista narrativo, la Gruber procede da un racconto più intimo e personale, accompagnato da lettere e documenti di famiglia, verso una indagine più giornalistica. Le parti più personali, comprese le zie aderenti al nazismo, lasciano il posto, nel terzo volume, a un racconto di fantasia accompagnato da pezzi di giornalismo di inchiesta.
Io ho trovato il tutto molto interessante. Soprattutto ne sono uscita con delle conoscenze storiche che non avevo. Mi continuo a chiedere come sia possibile che questa parte di storia, che è pur sempre storia d'Italia, sia completamente ignorata a scuola.