All'inizio Carrisi era la novità che mancava nella scena del thriller italiano, con la sua scrittura accattivante e le trame originali ricche di colpi di scena inquietanti. Purtroppo da un paio di pubblicazioni a questa parte si sta trasformando nella ripetizione di se stesso. Trame sempre valide ma molto simili, colpi di scena più prevedibili e finali in sospeso che poco piacciono ai lettori (ma molto all'editoria). Ho assistito a una sua presentazione dal vivo al Salone del Libro di Torino anni fa e l'ho trovato una persona di grandi cultura e intelligenza, si è fermato a chiacchierare con i lettori e a dispensare fotografie e autografi; credo abbia la popolarità e le capacità per poter tornare a scrivere romanzi (autoconclusivi) degni di nota, anche se ciò gli dovesse costare qualche uscita natalizia.