"Se la mente, tramite il cervello, ha la libera facoltà di indirizzare il corso dell'Universo in una specifica direzione tra due o più direzioni ipoteticamente possibili, ciò significa che occorre rivedere cos'è una legge di natura. Ci sarebbe una fondamentale e ancora sconosciuta connessione tra coscienza, volontà e natura ultima della materia. Se il cervello è un meccanismo operante secondo le leggi di natura come le conosciamo, la mente - la coscienza - è bloccata ad essere un mero astante dell'accadere delle azioni del soggetto e della totalità della storia umana. E' questa l'impasse del libero arbitrio. Allungare la mano per prendere un bicchiere d'acqua potrebbe coinvolgere l'intero Universo." (pp. 130, 131, excipit)