Non riesco a scrivere un commento ben definito, perché ho finito il libro questa notte, dopo averlo letto anche più piano di quanto avrei voluto, e posso dire solo che mi è piaciuto tantissimo. Non ne l'aspettavo, questo è il bello, perché i primi due volumi, per quanto piacevoli, tradivano la giovane età dell'autore, mentre nel il terzo, come ho scritto qui, si è avvertita la necessità provata da Paolini di allungare la zuppa per giustificare il volume "in più". Questo libro invece l'ho trovato ben fatto, più maturo, e pervaso, specie verso la fine, da uno struggimento intenso, derivato sì dalla storia, ma in parte anche dalle scelte stilistiche. Una parte di me vorrebbe rileggerlo, perché l'ho davvero divorato tanto da dover a volte rileggere alcune pagine per comprenderle meglio, ma non credo di riuscirci; questo è proprio uno dei casi in cui ho bisogno di prendere un po' le distanze, per metabolizzare. Lo ammetto, comunque, sono una dei lettori particolarmente dispiaciuti di non aver appreso di più su Angela, ma vabbé, in ogni caso è valsa la pena aspettare tanto per leggere Inheritance... ora aspettiamo i nuovi libri ambientati ancora in Alagaësia!
P.s.: la copertina migliore resta quella di Eldest... E, decisamente, quelle di Paolo Barbieri per i libri della Troisi sono meglio!