Di Michelle Obama sapevo solo quello che raccotavano i telegiornali: prima first lady afroamericana, moglie del primo presidente degli Stati Uniti di colore e promotrice di campagne che me l'hanno sempre fatta risultare molto simpatica oltre che impegnata "dalla parte giusta" (detto in modo del tutto apolitico). L'ho sempre vista come una figura molto positiva nel panorama desolante della politica mondiale e questo mi ha portato ad approfondire la conoscenza della sua storia tramite questa biografia. Che si sia avvalsa di un ghost writer o no per me ha poca importanza, si tratta di una biografia, di vita vissuta, non di un romanzo. In ogni caso la scrittura è scorrevole, mai noiosa, mai banale, riesce sempre a mantenere alta l'attenzione del lettore, che in libri come questo è qualcosa da non dare mai per scontato. Posso immaginare che l'esposizione dei fatti sia stata limata per forza di cose e che le espressioni siano volutamente mai troppo "forti", ma conoscere la sua storia, sapere della sua infanzia e adolescenza, poter vedere anche se solo da lontano l'ambiente considerato "difficile" che ha dato i natali a questa persona straordinaria è stato illuminante. Così come poter sbirciare all'interno della Casa Bianca per scoprire che altro non è che un'immensa gabbia dorata in cui chiunque si sentirebbe in trappola. Eppure, nonostante questo, è stato interessante e motivante vedere come ogni difficoltà veniva affrontata in modo costruttivo e con quanto impegno avesse portato avanti le campagne per un'alimentazione sana e contro l'obesità infantile, per l'assitenza ai militari reduci e per l'istruzione femminile nel mondo. Sono molto soddisfatta di questa lettura e la consiglio a chiunque voglia conoscere la storia di una figura femminile positiva e impegnata in battaglie importanti.